martedì 8 novembre 2011

Canzoni per Bahalobasa, Marco Chiavistrelli in concerto a Calamoresca, 31 luglio 2011

Marco Chiavistrelli - chitarra e voce
Oscar Bauer - chitarra
Dino Mancino -  piano
Giorgio Vannini -  Batteria
Giorgio Nieri -  Basso
Alessandro Corsi -  chitarra
 
Marco Chiavistrelli esordisce nel 1973 come cantautore fortemente impegnato (scrive tra l' altro Compagno Presidente, Dante Di Nanni, e Ballata per Salvador Puig, brani molto cantati dal movimento studentesco e politico del periodo), fa concerti in tutta Italia (circa 100) fino al 1977 collaborando e suonando con Pino Masi, Piero Nissim, Alfredo Bandelli nel Canzoniere Pisano, nel Teatro Operaio, nel gruppo Utopia, facendo spettacoli coi più celebri cantautori del periodo (Battiato, Bennato, Venditti, Guccini, Branduardi, De Gregori, Lolli etc..) tourneè con Gli Area e Giorgio Gaslini, e suonando con Toni Esposito, Napoli Centrale, Giovanna Marini, Canzoniere Lazio, Cooper Terry, Ivan Della Mea, Enzo Del Re, Davide Riondino e tanti altri.
A titolo di esempio canta al Festival Nazionale di Licola(25000 persone!), Libertà 2,3,4 a Pisa, al Concerto a Firenze per Msi fuorilegge, nei teatri, palasport di tutta Italia, scuole, quartieri, università ..
In questo periodo diversi artisti, come Enzo del Re e Il Canzoniere di Mestre ripropongono le sue canzoni.
Dopo una pausa riprende nel 1984 con un repertorio leggermente diverso, più personale anche se sempre alternativo, con "Volerò come un Corvo " il secondo lavoro musicale italiano recensito sulla rivista " Buscadero " dopo Paolo Conte. Fa concerti, escono recensioni anche su Grande Vetro.
Nel 1991 pubblica" Ma perchè il grande vento non torna mai" ( recensioni su Buscadero, Fare Musica, il Mercatino Musicale, il Tirreno, novella 2000,..), lavoro di respiro internazionale, con tratti esistenziali ed impegnati assieme. Dal 2000 Marco riprende i contatti col movimento e dai festival di Cuore, Unità, giovanili etc. riapproda ai suoi "territori" più consoni : festival rivoluzionari, il sociale, feste di Liberazione, per la pace, per Carlo Giuliani, per Emergency, per comitati dei disoccupati, per circoli di anziani..Suona con quasi tutti gli artisti più sensibili in questo senso, Gang, Bobo Rondelli, Cisco, Casa del Vento, Les Anarchistes, Carlo Monni, David Riondino, Alessio Lega, Bienvegnù, Pardo Fornaciari, Luigi Grechi, Max Manfredi, Del Sangre, David Giromini, Massimiliano La rocca, Andrea Parodi, Guido Foddis etc.., scrive un nuovo repertorio veramente umanitario rivolto ai grandi temi del razzismo, della guerra, dei profughi, della miseria, dell’Africa, unendo una musicalità molto particolare (un pò diversa dai soliti cantautori italiani sia intimi che popolari) molto grintosa e folk.
Nel 2002 Un suo brano viene scelto per il CD Piazza Carlo Giuliani ragazzo di cui sono state già vendute 15000 copie e con i cui ricavati è già stata costruita una scuola nel Saharawi e dati contributi ad "Emergency" per un ospedale a Gerusalemme est., dove suonano tutti i gruppi italiani più famosi Subsonica, Modena city Ramblers, 99 Posse, YoYo Mundi, Banda Bassotti, Mau Mau, Sepe,Anarchistes,..Il brano di Marco "E io sono qui"- Lettera di un Carabiniere a Liberazione è stato citato come uno dei più interessanti e diversi in quasi tutte le recensioni apparse su Repubblica Musica, Il Mucchio Selvaggio, Rockerilla, Alias, Repubblica, L'Unità, Il resto del Carlino, e moltissimi siti Internet. Il Cd è stato trasmesso da Radio Popolare, Controradio e altre. Il regista Max Franceschini ha posto la canzone di Marco come sigla finale del suo film “Genova Causa manifestazione". Ultimamente Chiavistrelli è apparso anche su Tele Lazio per uno spettacolo su Carlo Giuliani e ha fatto concerti con Nomadi, Ed Gherard (uno dei più grandi chitarristi viventi),Casa del Vento, Les Anarchistes, Bobo Rondelli, Gang, luigi Grechi, David Riondino, Carlo Monni, Pardo Fornaciari, Sabina Guzzanti (2 volte) etc.. esibendosi tra l'altro al Social Forum di Firenze e il 20 luglio a Genova negli ultimi 3 anni.. Radio “Voce Camuna” di Brescia ha inserito in classifica il cd di Marco tra i più stimati e ascoltati..Ci sono vari siti internet che parlano di lui con schede, recensioni, testi (Gang, “Repubblica pisana”, “voce camuna” Brigata Lolli..)
Nel 2004 propone un nuovo CD intitolato semplicemente Marco Chiavistrelli, dove compaiono Nicola Toscano dei Les Anarchistes (che ha curato anche la produzione) Davide Giromini alla fisarmonica e Roberto Giuliani (zio di Carlo) alle tastiere. Il cd oltre a " E io sono qui"(lettera di un carabiniere a liberazione) e "Il branco"sulla repressione a Genova, contiene "Asunna" e "Little Big horn" scritti dopo l'ultima guerra in Irak, "La canzone del Bambino afgano"e "Profughi" ispirate dal problema delle popolazioni violentate dalle guerre e dalle mine, "Fratello nero"dedicata ai fratelli neri emigrati in Italia soffocati da un razzismo ora latente ora chiaro, "A migliaia ogni mattino muoiono" scritta dopo l'11 settembre e la vergognosa diversità di considerazione della vita,della morte e della sofferenza tra il nord e il sud del mondo, e altri brani per 74 minuti di musica dove Marco ha condensato con il suo stile particolare le canzoni degli ultimi anni , tutte più o meno re-ispirate (quasi a chiudere il cerchio con la prima parte più politica della sua carriera) da fatti sociali, quasi a voler dire che non ci può essere liberazione personale e autentica felicità senza liberazione di tutti e per tutti, e senza condividere lo strazio e la sofferenza degli altri in un contesto di autentica eguaglianza. Il Cd è trasmesso per ora (dato che Chiavistrelli ha tempo ed energia limitate per proporre il suo CD, per il lavoro, non avendo case discografiche o promoter..) comunque da Radio Popolare, Radio Carrara, Radio Voce Camuna, Radio Cantù. Il CD è stato recensito in modo positivissimo da Mucchio Selvaggio, Liberazione, Il Tirreno, Il Grande Vetro, e i Gang che lo hanno definito bello, lo sentiamo vicino e la chiave umanistica con la quale Marco Chiavistrelli apre la porta sui Tempi moderni ci piace tanto e lo fa "Toscano" come Padre Balducci, Davide Lazzaretti.." ne inseriranno una canzone in una prossima compilation che produrranno.
Marco, che è nato a Larderello in Toscana 54 anni fa è in pensione avendo vinto con un comitato la causa per il riconoscimenti dei diritti previdenziali per esposizione ad amianto, avendo come moltissimi operai della geotermia una correlata patologia.., a riguardo ha condotto una battaglia individuale durissima, utilizzando interventi pubblici e volantini, tra cui una poesia "Sepolcri d'amianto", distribuita nella fabbrica e nel territorio, che ha generato una forte reazione emotiva. In seguito a questo, 200 persone, tra cui lui! hanno avuti riconosciuti i benefici previdenziali spettanti che non venivano concessi attraverso la falsificazioni dei curricola di lavoro! Per tre anni ha scritto settimanalmente sulla Spalletta di Volterra che distribuisce 1000 copie nella zona limitrofa, sul problema amianto, sicurezza sul lavoro, storia, movimento operaio, ideologie, ambiente, suscitando spesso dibattiti anche accesi. Ha scritto articoli anche sul L’incontro e il Grande vetro, e con collaborazione con Francesca Suggi e BarbaraAntoni del Tirreno decine di reportages che hanno fatto crollare il muro di omertà e vergognoso paternalismo che impedivano la presa di coscienza della drammaticità del problema amianto i Geotermia.
Riiscrittosi dopo 30 anni di ..pausa) all’università nel 2004 ha approfondito a livello storico le origini profonde helle disuguaglianze e delle ingiustizie del mondo e del cosiddetto "terzo mondo". Si è appena laureato col massimo di voti con una tesi sul cammino dell’uomo e il sottosviluppo. Spera con i concerti, e con questo CD (anche con eventuali distribuzioni recensioni etc..che ci potranno essere), di poter giungere a un pubblico più numeroso a cui poter lanciare e cantare i suoi messaggi.
Chiavistrelli fa anche spettacoli che potremmo definire “inusuali”, come
dentro il Carcere di Volterra, uno dei più belli e commoventi che abbia fatto, (ci sono stati momenti di feeling entusiasmo e di "rabbia" da parte dei detenuti inimmaginabili) ,o un altro per Emergency a Follonica all’apertura di uno stabilimento balneare attrezzato anche per diversamente abili, un altro tra gli ultimi in una centrale Enel a Radicondoli tra gli operai.. con entusiasmo alle stelle.... e poi tante feste popolari, spettacoli per le Università della Terza Età, Centri Sociali, Scuole, Feste di Liberazione, Emergency, Club, Chiese Battiste.. con apertura e disponibilità a chiunque voglia creare e ascoltare voci nuove e profonde. Scrive anche poesie, pubblicate su numerose riviste e alcune raccolte di poeti contemporanei, o distribuite in modo “militante e provocatorio direttamente al pubblico!( es. sulla guerra, l’amianto) e fa conferenze di storia e sul nesso tra letteratura e società.
Nel 2007 ha pubblicato un romanzo “Credo nel vento” , con copertina di Vauro Senesi (apposita) e prefazioni di David Riondino e Haidi Giuliani, col quale è giunto secondo alla ventiquattresima edizione del Premio letterario Piaggio di Pontedera. Il romanzo parla di mare, handicap, sociologia, amianto, fatti di Genova, rapporti di potere , mobbing.., psicologia, natura..alternativa esistenziale ha avuto recensioni su Tirreno Grande vetro Spalletta.
Chiavistrelli, laureatosi nel 2007 in storia contemporanea col massimo dei voti, è esperto infine di storia africana,ed esegue (es. in scuole, università per anziani e per chi altro è interessato) una sorta di spettacolo-conferenza sull'Africa, descrivendone con interventi e canzoni storia origini e problematiche della drammatica situazione attuale, che a suo avviso costituisce il nodo morale e fondamentale del nostro tempo e delle nostre future scelte. L'Africa è nel cuore e nelle foto del suo ultimo CD.
Con il memorial Bandelli che Marco ha organizzato a Pisa dal 2001 al 2006 si è coagulato un nucleo di vecchi e nuovi interpreti della canzone impegnata(Gang, Casa del Vento, Del Sangre, Chiavistrelli, Fornaciari,Rondelli, , Parodi, Grechi, Lega, Manfredi, Del Giudice, Giromini, Anarchistes, E.Bandelli..) che intorno a Chiavistrelli e Fornaciari lascia intravedere la rinascita di un movimento musicale alternativo e alla mano per modi spese e atteggiamenti, ricco di impegno e cooperazione reciproci con concerti, CD partecipazioni collaborazioni scambi amicizia etc.., e che cerca di creare sensibilità e cultura musicale anche dal basso oltre che in concerti più tradizionali.
Nel 2008-2009 ha fatto molti spettacoli in toscana ma anche a Roma, Latina.. collegati movimenti e tematiche legate alla sicurezza sul lavoro le morti bianche le patologie asbestiche, cantando in decine di convegni conferenze assemblee di lavoratori dell’Aiea (ass. italiana Esposti amianto) e di comitati. E’ uscito il CD “La Cooperativa vapordotti” canzone che narra la storia impressionante di una piccola cooperativa di 20 persone demolita dall’amianto (18 morti e due malati). La canzone prodotta dal Comitato amianto e geotermia sarà fatta circolare da comitati associazioni giornali sindacati e radio e da chi ritiene che anche le storie oltraggiate e dimenticate debbano tornare almeno a far risuonare la propria voce oltre le barriere dell’ingiustizia e dell’indifferenza complice.. Attualmente in modo ..diretto ha venduto già 350 copie. Fa anche recital più “musicali” dove alterna canzoni e strumentali chitarristici, (su cui sta lavorando molto in contatto anche col maestro Oscar Bauer, uno dei maggiori esponenti italiani del genere, con cui fa recital).
Della “Cooperativa vapordotti” è stato fatto un video del sindacalista Alessandro Rossi che circola nella rete (You tube) con moltissime visualizzazioni (1500 in pochi mesi). Controradio lo ha impostato come video principale per una settimana, il Tirreno lo ha posto in pianta stabile sul sito, e moltissimi siti internet sociali e sindacali che parlano di amianto e sicurezza sul lavoro stanno distribuendo la canzone e il video. La canzone è anche colonna sonora di “Non numeri ma persone” video di Stefano Fontana per l’Associazione Ruggero Toffolutti contro i morti sul lavoro. Negli ultimi mesi decine sono i concerti effettuati durante convegni assemblee raduni delle associazioni sulla sicurezza nel lavoro:ultimamente ha cantato al convegno “Amianto killer silenzioso” a Latina, alla conferenza “Amianto? Neppure una fibra” a San Daniele Po, al Convegno “Non numeri ma persone” contro gli omicidi bianchi a Piombino, alla giornata nazionale dell’Ass. Malati Invalidi sul lavoro a Frosinone, a Broni e Stradella (Pavia) le città decimate dall’amianto (Fibronit), all’università di Siena... a Pomarance, San Giovanni Campano.. Propone spettacoli a solo con canzoni e brani strumentali, incontri-anche per scuole , università terza età, circoli giovanili, associazioni culturali, su temi come L’Africa (storia problematiche legate ai gravi problemi che attraversa), con contributi parlati e cantati. Organizza anche spettacoli con più artisti conoscendo ormai moltissimi colleghi, con cui è legato da rapporti di stima simpatia e collaborazione.
Il suo ultimo spettacolo che porta attualmente in giro è “Volevamo vivere ancora” su morti bianche e de valorizzazione del mondo del lavoro, con Oscar Bauer, grandissimo chitarrista Folk Pardo Fornaciari, cantore popolare e Maurizio cardellini chitarrista, dove attraverso canzoni nuove, brani tradizionali e strumentali,si percorre il bisogno di denuncia civile e morale che sta sotto le ingiustizie e il bisogno di riscatto dei lavoratori.
Altre notizie di Chiavistrelli su Google o su facebook. Sta per pubblicare un nuovo CD per l’associazione BALOBASHA (che ne stamperà 4000 copie ) con canzoni da lui scritte che hanno come base la sensibilizzazione per la solidarietà tra esseri umani e popoli, contro il razzismo le disuguaglianze le prevaricazioni le ipocrisie:alcuni titoli: Madre Africa, Fratello nero, Gesù sarebbe da un’altra parte, Canto di Natale, Profughi. Al cd partecipano artisti di livello come Oscar Bauer, uno dei migliori chitarristi italiani, Dino Mancino pianista di Panariello e dell’Impallato, Francesco dell’Omo percussionista con Renga e Morgan, Daniele Pistocchi, chitarrista di percorsi Musicali
  
OSCAR BAUER CHITARRA
Oscar è nato in una delle città musicalmente più prolifiche d’Europa (Napoli); in questo ambiente ha mosso i primi passi e ha collezionato alcune importanti partecipazioni fin dagli inizi, in particolar modo con i gruppi rock napoletani "Bisca" e "666". Parallelamente si è subito accostato allo studio della chitarra acustica moderna attraverso autori come Leo Kotke, John Renbourn, Bruce Cockburn. Nel 1992 si è trasferito in Toscana e dopo alcune collaborazioni con band regionali ha fondato insieme al bassista Andrea Lupo Lupi gli "Hotel La Salle Electric blues Trio" facendo centinaia di concerti in tutta Italia e estero, partecipando ai maggiori festival blues nazionali con importanti collaborazioni con artisti del calibro di Scott Henderson, Animals, Louisiana Red, Big Jack Johnson, Michael Coleman, John Primer ... facendosi apprezzare per la grande qualità del suo chitarrismo e in particolare per la stupenda tecnica slide. Per questo motivo è spesso chiamato come special guest da varie band e artisti italiani. Nonostante questa intensa attività, non ha mai abbandonato il suo primo amore: la chitarra acustica; dopo vari studi, prevalentemente autodidatti, e numerosi concerti in solo e con altri strumentisti, ha raccolto una lunga serie di riconoscimenti al suo talento tra cui citiamo il 2° premio al concorso nazionale per chitarristi acustici indetto dalla rivista "Chitarre"(‘95), e Endorser (dimostratore) per il centro Italia della prestigiosa liuteria "Taylor". I suoi concerti sono un vero compendio di chitarra acustica moderna sulle tecniche dei vari Renbourn, Kotke, Cockburn, Bob Brozman, Tommy Emmanuel, senza però mancare di inserire grandi classici e un po’ di blues….. stupefacente per gli appassionati e divertentissimo per i neofiti, grazie anche alla travolgente carica di simpatia di questo talentuoso personaggio !!! In canzoni per bhalobasa è quasi un coarrangiatore perché offre sprazzi di lirismo assoluto con tecniche che rendono il suono simile al violino, oppure rende duri e bluesy altri brani. Alla slide nel brano Profughi forse offre, specie in correlazione col pianoforte ela voce di marco, i momenti più epici e drammatici del cd, al punto che il regista piombinese Stefano Fontana ha scelto questa canzone per girare un suo video.

DINO MANCINO PIANOFORTE
Difficile parlare di Dino mancino che rispetto al nostro mondo pare piovuto da un teorema musicale più mondano o commerciale: è infatti il pianista ufficiale di Giorgio Panariello con cui lavora continuamente in tutto il mondo. E’ anche il pianista-shw man ufficiale di Giorgio Buscami nell’Impallato su 50 Canale. Il suo funambolismo pianistico lo ha portato a suonare diverse volte in rai e a canale 5 (programmi di Mammucchari, Costanzo, Conti..). Spesso sul palco in concerti con Zucchero i Pooh specie come dire in tutto il mondo di concerti semiufficiali, festeecc.. che fa capo al mondo della moda e del successo. La sua anima però è profondamente blues e rock and roll, il suo repertorio spazia da Jerry Lee Lewis a Keith Emerson. Il suo pianismo raggiunge spesso tonalità da giocoliere (suona di spalle coi piedi i gomiti..), un vero show men. Nel cd canzoni per bhalobasa cui ha voluto partecipare assolutamente udendo Marco Chiavistelli cantare all’Impallato “Gesù sarebbe da un’altra parte” esprime la sua anima più interiore riservata e magica alternando sonorità liriche a sprazzi di rock puro. Il suo modo di suonare, pieno e pastoso, nel gruppo, ricorda sicuramente Manuel della Band, e Bittan di Sprengsteen-

GIORGIO VANNINI BATTERIA
Giorgio è quel che si dice un talento autentico delle bacchette, un drumming sopraffino che rende semplici le cose difficili e armonizza i brani come nessuno, con una padronanza molto classica e raffinata di tempi, controtempi..
Genio precoce a 14 anni è nella prima formazione dei New Trolls. Passa poi lavorare come session man nel periodo d’oro del beat italiano incidendo spesso al posto dei batteristi ufficiali. I brani dei Camaleonti hanno lui come vero batterista di studio. Lavora nelle orchestre rai e in moltissimi gruppi. Sua è l’incisione del brano in italiano di Luis Amstrong. Crede moltissimo nel progetto Canzoni per Bhalobasa per il quale ha recuperato antichi entusiasmi.

GIORGIO NIERI
Bassista, suona in una miriade di gruppi della scena pisana e livornese, un autentico stacanovista del basso. Il suo stile composto e molto coeso con la batteria rendono fluido e potente il suono di Canzoni per Bhalobasa che pur affrontando temi socili e delicati ed esprimendo a prima vista un linguaggio cantautorale esprime una dinamica musicale, un anima di fondo, molto ribelle, potente, rock.

ALESSANDRO CORSI
chitarrista




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